Abbiamo scoperto la musica di Matteo Carta nel 2020, nel pieno della prima pandemia.
In quel momento storico Matteo vive a Londra, città che lo inonda di stimoli e influenze di grande ispirazione creativa. Ma la sua anima e la sua ricerca musicale lo portano sempre con lo sguardo verso la sua terra lontana, la Sardegna: questo legame si sente già nel primo Ep che registra nella sua stanza londinese, noi ne rimaniamo folgorati.
Da qui nasce la strada che porta a King shepherd and the Lost sheep, progetto che ha come nucleo centrale l’esplorazione del suono intimo di uno strumento a corda, legato all’esigenza creativa di descrivere paesaggi e rituali di un mondo rurale antico, ormai quasi del tutto scomparso. Cosa che Matteo riesce a fare all’interno di quei paesaggi, dato che al suo ritorno in terra sarda decide di fare il pastore, mestiere che gli permette di immergersi in paesaggi sonori campestri e primitivi, intrisi di rituali preistorici del folklore pieni di una forte intensità espressiva. Tutto questo universo ruota attorno al suono di uno strumento a corda ipnotico come il banjo, suonato in modo quasi naive, con l’attitudine di chi ha praticato il Punk/blues per tutta la propria adolescenza.
Siamo felici di portare questi immaginari all’interno di Kono Dischi pubblicando la prima uscita di King shepherd and the Lost sheep, in uscita digitale free download l’8 Dicembre e prossimamente disponibile in formato vinile.